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ipertrofia prostatica benigna - terapie - Villa Stuart

IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA: LE MIGLIORI TERAPIE

Circa il 50% degli uomini dopo i 50 anni e l’80-90% dopo gli 80 anni è affetto da un ingrossamento della prostata.

Se non trattata, l’ipertrofia prostatica benigna può causare problemi anche gravi

Tra questi ci sono infezioni delle vie urinarie, calcolosi vescicale, ritenzione urinaria acuta e insufficienza renale cronica.

Risolvi una volta per tutte

Scegli un intervento mininvasivo con rapidi tempi di recupero.

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4 soluzioni per curare l’ipertrofia prostatica benigna

ipertrofia benigna della prostata

Green Laser

Il laser che, grazie alla sua lunghezza d’onda, è in grado di tagliare con precisione il tessuto prostatico in eccesso.

APPROFONDISCI

Il trattamento che sfrutta la pressione del vapore acqueo per ridurre la prostata.

LEGGI DI PIÙ

iTind

Un piccolo impianto inserito nella prostata per 5-7 giorni che rimodella il tessuto e crea un canale più ampio per far fluire l’urina.

SCOPRILO

Enucleazione prostatica

La tecnica laser ideale per trattare prostate di grandi dimensioni.

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Qual è l’intervento più adatto a te?

Il trattamento con Green Laser, , iTind o enucleazione prostatica sarà scelto in base all’entità del tuo problema e alle tue esigenze.

Insieme al medico potrai valutare l’operazione più giusta per te.

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Offriamo le migliori terapie per trattare l’ipertrofia prostatica benigna

Ogni intervento è mininvasivo e garantisce un rapido ritorno alla vita quotidiana

Green Laser

Il laser verde che cura l’ipertrofia prostatica benigna vaporizzando l’eccesso di tessuto prostatico.

  • Come funziona
  • Vantaggi
  • RISULTATI
  • FAQ

Cos’è il Green Laser e come funziona

Il Green Laser – conosciuto anche come Greenlight o Laser Verde – è un metodo mininvasivo per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna.

Grazie alla sua lunghezza d’onda, il laser verde rilascia energia verso il target puntato e taglia con grande precisione il tessuto da trattare.

L’energia che il Green Laser rilascia sui componenti dei tessuti interagisce in modo molto specifico con l’emoglobina contenuta nel tessuto.

In questo modo:

  • I tessuti della prostata, molto vascolarizzati, vengono vaporizzati con grande efficienza
  • La coagulazione e la chiusura dei vasi sanguigni avvengono in modo particolarmente rapido

I vantaggi del Green Laser

  • Nessuna incisione chirurgica
  • L’intervento si esegue in anestesia locale
  • L’operazione dura in media tra i 30 e i 60 minuti
  • Cauterizzazione rapida della ferita
  • Dimissioni dopo 24 ore

I risultati

La tecnica del Green Laser ha pochissimi rischi di complicanze intra e post-operatorie.

L’operazione assicura una risoluzione duratura dei sintomi e ha il vantaggio di una cateterizzazione molto breve, che facilita lo svuotamento della vescica.

FAQ

Le domande più frequenti sul Green Laser

Quanto dura l’intervento con il Green Laser?

La durata dell’intervento dipende da molti fattori, tra cui anche le dimensioni della prostata da trattare.

In media, comunque, l’operazione dura tra i 30 e i 60 minuti.

Quanto tempo dovrò portare il catetere dopo l’intervento?

Il catetere di solito viene rimosso dopo 24 ore, ma in caso di sanguinamento post-operatorio dovrà essere portato più a lungo. Le tempistiche, quindi, possono variare da paziente a paziente.

Dopo quanti giorni dall’intervento potrò tornare al lavoro?

Dato che l’intervento non prevede incisioni chirurgiche di solito è sufficiente una settimana per riprendersi completamente.

L’eiaculazione dopo l’intervento sarà normale?

L’operazione determina una percentuale variabile di eiaculazione retrograda che oscilla tra il 50% e il 95% dei casi. L’intervento invece non influisce in nessun modo sull’erezione.

Avrò perdite urinarie dopo la procedura?

Il tasso di incontinenza urinaria è molto basso, ma è possibile che nel primo mese si riscontri una certa urgenza nella minzione: questa può tuttavia essere gestita facilmente tramite farmaci o adottando delle piccole attenzioni quotidiane.

Dovrò prendere farmaci dopo il trattamento?

A parte gli antibiotici di norma non è prevista l’assunzione di altri farmaci. A seconda dei casi, tuttavia, potrebbe essere necessario prendere altre medicine (ad esempio antinfiammatori, antispastici ecc.).

La terapia che sfrutta il vapore acqueo per trattare l’ipertrofia prostatica benigna.

  • Come funziona
  • Vantaggi
  • RISULTATI
  • FAQ

Cos’è il e come funziona

è un trattamento innovativo per curare l’ipertrofia prostatica benigna che sfrutta l’azione del vapore acqueo e l’energia naturale immagazzinata in poche gocce d’acqua.

Il vapore acqueo viene iniettato con un ago sottilissimo all’interno del tessuto prostatico ipertrofico (adenoma prostatico): dopo aver lavorato qualche minuto con una sonda all’interno dell’uretra, il chirurgo determina una progressiva riduzione del volume della ghiandola prostatica.

I vantaggi della tecnica  

  • Nessuna incisione chirurgica · L’intervento dura circa 10 minuti
  • L’operazione si esegue in day hospital o in regime ambulatoriale
  • Non è necessaria l’anestesia generale
  • L’85% dei pazienti preserva perfettamente la funzione eiaculatoria

I risultati

I risultati definitivi si ottengono a distanza di 2-3 mesi dal trattamento, che consente la completa sospensione dei farmaci.

In poche settimane si nota un grande miglioramento delle difficoltà urinarie e una notevole riduzione della necessità di alzarsi la notte per mingere.

I risultati sono particolarmente duraturi: nell’arco di 4 anni, in media, solo il 4% dei pazienti deve sottoporsi di nuovo all’intervento.

FAQ

Le domande più frequenti sul

Quanto dura l’intervento con ?

Il trattamento richiede circa 10 minuti.

Quanto tempo dovrò portare il catetere dopo l’intervento?

Il catetere di solito viene rimosso dopo 5-7 giorni, ma in caso di sanguinamento post-operatorio, grande volume prostatico o casi particolarmente delicati dovrà essere portato più a lungo. Le tempistiche, quindi, possono variare da paziente a paziente.

Dopo quanti giorni dall’intervento potrò tornare al lavoro?

Studi clinici riportano che occorrono solo pochi giorni per riprendersi completamente dal trattamento.

Dovrò portare il catetere dopo l’intervento?

Sì, il catetere vescicale è necessario per alcuni giorni per evitare il rischio di ritenzione urinaria.

Dovrò prendere farmaci dopo l’intervento?

Di norma viene somministrata una terapia antinfiammatoria. L’uso degli antibiotici viene discusso caso per caso.

L’eiaculazione dopo l’intervento sarà normale?

Secondo i dati della letteratura questo intervento consente di conservare l’eiaculazione in un’altissima percentuale di pazienti (85-90%). È possibile che si verifichi una riduzione del volume del liquido seminale. Inoltre la letteratura scientifica non riporta la comparsa di nuovi casi di disfunzione erettile a seguito dell’intervento.

iTind 

L’impianto mininvasivo e rimuovibile che rimodella il tessuto prostatico in soli 5-7 giorni.
Per un rapido sollievo rapido dai sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.

  • Come funziona
  • Vantaggi
  • RISULTATI
  • FAQ

Cos’è iTind e come funziona

iTind è un trattamento mininvasivo che fornisce un sollievo rapido ed efficace dai sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.

Il trattamento prevede l’impianto di un piccolo dispositivo nella prostata per 5-7 giorni, dopo i quali viene completamente rimosso.

Una volta impiantato, iTind si espande e applica una leggera pressione: è proprio la pressione a rimodellare il tessuto prostatico e a creare un canale più ampio attraverso il quale l’urina potrà fluire, alleviando i sintomi dell’IPB.

Vantaggi

  • Rapido sollievo dai sintomi
  • Risultati duraturi
  • Nessun ricovero
  • Rapido ritorno alla vita quotidiana
  • Nessun bisogno di catetere
  • Nessun impianto permanente
  • Preserva la funzione sessuale ed eiaculatoria
  • Preserva la continenza urinaria

I risultati

La maggior parte dei pazienti inizia ad avvertire sollievo dai sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna non appena il dispositivo viene rimosso. I sintomi in genere continuano a migliorare nelle successive 6-12 settimane.

FAQ

Le domande più frequenti su iTind

Quanto dura l’intervento con iTind?

La procedura di impianto in genere richiede meno di 10 minuti. Si esegue in sedazione leggera o anche con anestetico locale. Dopo 5-7 giorni sarà necessario rimuove il dispositivo sempre con una breve sedazione o anche in anestesia locale.

Dovrò portare il catetere dopo l’intervento?

Di norma non è necessario.

Dopo quanti giorni dall’intervento potrò tornare al lavoro?

Il dispositivo viene completamente rimosso dopo 5-7 giorni. Potrai tornare alle normali attività circa 1-2 giorni dopo la rimozione.

L’eiaculazione dopo l’intervento sarà normale?

Il dispositivo è progettato per preservare la sessualità e la funzione eiaculatoria, così da ridurre al minimo i rischi di disfunzione sessuale. Ad oggi è stato registrato un tasso di eiaculazione anterograda del 100%

Avrò fastidi o problemi a urinare dopo la procedura?

Per alcuni giorni potresti sentire dolore nella parte inferiore dell’addome e avere difficoltà a sederti. Inoltre potresti avvertire la necessità di urinare più spesso e con maggiore urgenza. Potresti anche notare sangue nelle urine o anche delle fughe di modesta quantità di urine. Tutte queste reazioni sono da considerarsi normali e temporanee.

Dovrò prendere farmaci dopo il trattamento?

Potrebbe esserti somministrato un antibiotico per prevenire eventuali infezioni, e sarà necessario assumere alcuni farmaci che rilassano il collo vescicale per almeno 1 mese dopo l’impianto. Nel caso in cui dovessi avvertire dei dolori, sarà sufficiente assumere dei semplici antidolorifici come il paracetamolo o altri prodotti che il medico suggerirà.

Enucleazione prostatica

La tecnica laser ideale per trattare gli adenomi prostatici di grandi dimensioni.

  • Come funziona
  • Vantaggi
  • RISULTATI
  • FAQ

Cos’è l’enucleazione prostatica e come funziona

L’enucleazione prostatica è la procedura più indicata per i pazienti con prostata di grandi dimensioni, perché evita di ricorrere alla tecnica a cielo aperto di norma usata in questi casi.

L’operazione rimuove il tessuto in eccesso tramite una fonte laser che provvede a scollarlo dalla capsula prostatica: in questo modo si evita qualunque tipo di resezione.

Il chirurgo accede alla vescica tramite resettoscopio, passando attraverso l’uretra: il laser incide quindi l’eccesso di tessuto prostatico che poi viene sospinto in vescica ed estratto in piccoli pezzi dalla vescica e dall’uretra.

L’intera procedura si esegue in anestesia completa o spinale, senza incisioni esterne.

Vantaggi

  • Ideale per prostate di grandi dimensioni
  • Immediato miglioramento del flusso di urina
  • Uso limitato del catetere (solo 24-48 ore)
  • Breve degenza ospedaliera (2-3 giorni)
  • Minori rischi di complicanze
  • Ridotto sanguinamento
  • Nessuna incisione chirurgica

I risultati

Con l’enucleazione prostatica si ottiene un miglioramento immediato dei sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna.

Il tasso di reintervento è dell’1% rispetto ad altre opzioni di trattamento, il che dimostra la grande efficacia dell’operazione.

FAQ

Le domande più frequenti sull’enucleazione prostatica

Quanto dura l’intervento?

In genere tra i 60 e 120 minuti, in base alle dimensioni della prostata.

Quanto tempo dovrò portare il catetere dopo l’intervento?

Il catetere, il cui scopo è drenare l’urina ed evitare eventuali coaguli di sangue, viene rimosso quando il paziente è in grado di urinare in modo autonomo. Di norma sono sufficienti 24-48 ore.

Dopo quanti giorni dall’intervento potrò tornare al lavoro?

Dato che non è prevista nessuna incisione chirurgica è sufficiente una settimana di riposo per riprendersi del tutto (salvo complicazioni).

L’eiaculazione dopo l’intervento sarà normale?

L’operazione determina l’eiaculazione retrograda (lo sperma, anziché fuoriuscire attraverso il pene, ritorna nella vescica e viene smaltito tramite successiva minzione).

L’intervento tuttavia non influisce in nessun modo sulla capacità di erezione, che rimane invariata.

Avrò perdite urinarie dopo la procedura?

Nelle settimane successive all’intervento è possibile avvertire una certa urgenza nella minzione, ma il fenomeno scomparirà in modo spontaneo.

In una misura limitata, soprattutto in virtù dei grandi volumi prostatici e dei casi complessi, esiste un rischio di incontinenza urinaria da sforzo transitoria, in genere recuperabile con fisioterapia.

Dovrò prendere farmaci dopo il trattamento?

A parte gli antibiotici di norma non è prevista l’assunzione di altri farmaci. A seconda dei casi, tuttavia, potrebbe essere necessario prendere altre medicine (ad esempio antinfiammatori, antispastici ecc.).

Dottor Luca Cindolo

Il medico che ti affiancherà nella cura dell’ipertrofia prostatica benigna

Dott. Luca Cindolo 

Medico chirurgo specialista in Urologia

Esperto nella diagnosi e nel trattamento delle principali patologie urologiche, il dott. Cindolo ha accumulato una lunga esperienza presso numerose strutture sanitarie tra cui l’Ospedale “G. Rummo” di Benevento, l’Ospedale “S. Pio da Pietrelcina” di Vasto, l’Ospedale “SS Annunziata” di Chieti e la Casa di cura Villa Stuart di Roma, dove oggi è referente per l’unità di Urologia.

È medico abilitato all’uso di Green Laser, , iTind ed enucleazione prostatica di cui è anche tutor.

È autore di oltre 250 articoli di rilevanza internazionale pubblicati su PUBMED.

Ha partecipato a più di 160 congressi nazionali e internazionali. Come speaker ha preso parte a più di 60 meeting scientifici dedicati all’Urologia.

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Leggi come i pazienti operati dal dott. Cindolo hanno migliorato la propria vita

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Emilio S.

Mi sono affidato alle sapienti cure del dott. Cindolo e della sua qualificata équipe. Eccellente sia sotto il profilo medico che umano. La scelta migliore che potessi compiere.

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Antonino T.

Al di là della indiscutibile professionalità e competenza, il dott. Cindolo è scrupoloso e affabile, espone chiaramente problemi e soluzioni, segue con attenzione il paziente anche a distanza…

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Rino D.

Dottore al top per professionalità ed umanità mi ritengo fortunato per averlo conosciuto ed essermi affidato alle sue mani. Niente da invidiare ai mostri sacri dell’urologia in Italia. Grazie Luca Cindolo.

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Loris S.

Cortesia e professionalità. Ascolta il paziente per percorrere la strada migliore per la risoluzione del problema.

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Angelo P.

Il dott. Cindolo e tutto il suo staff sono molto professionali, cosa che ti aspetti quando cerchi un professionista, ma sono anche molto vicini al paziente a livello umano, cosa questa molto meno scontata…

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Hector Gerardo G.

Medico competente e professionale, oltre che una persona educata e alla mano. Le sue qualità umane e professionali lo rendono uno dei migliori dottori mai incontrati.

 ipertrofia prostatica benigna

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Cos’è l’ipertrofia prostatica benigna

L’ipertrofia prostatica benigna è una condizione piuttosto comune che consiste nell’aumento del volume della prostata.

Questo ingrossamento è tipico dell’età avanzata, tanto che si manifesta in circa il 50% degli uomini dopo i 50 anni e nell’80-90% dopo gli 80 anni. Se non trattato, il disturbo può influire molto negativamente sulla qualità della vita di chi ne è affetto.

Le cause

L’ingrossamento prostatico è determinato dai cambiamenti ormonali che si verificano con l’età.

Nello specifico a determinare l’aumento di volume della prostata è lo squilibrio tra androgeni ed estrogeni che provoca una proliferazione cellulare: è questa a causare l’ingrossamento del tessuto prostatico.

I sintomi

I disturbi comprendono difficoltà a urinare, urgenza e frequenza di minzione (anche notturna), flusso intermittente e debole, svuotamento incompleto della vescica e sensazione di bruciore durante la minzione.

I rischi

L’ipertrofia prostatica benigna non è una patologia neoplastica, quindi non mette in rischio la vita del paziente.

Tuttavia se non trattata in modo adeguato può causare problemi anche gravi tra cui infezioni delle vie urinarie, calcolosi vescicale, ritenzione urinaria acuta e insufficienza renale cronica.

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